Evviva San Romolo…detto Remo.

E anche questo anno si è svolta la gara canora per eccellenza. San Remo.

Peccato che Remo sia un diminutivo di Romolo. Il nome della famosa città deriva da San Roemu, dal dialetto genovese che tradotto vuol dire San Romolo.

Per chi è interessato a quando si festeggia l’onomastico è il 13 ottobre, per Romolo ovviamente, Remo teoricamente non esiste.

Vediamo chi ha vinto questa edizione canora del 2021…I Maneskin.

Mentre loro vincono noi rischiamo di entrare in zona rossa. Per i fantomatici contagi.

Intanto San Remo si è svolta con buona pace di chi non lo voleva per rispetto di chi non ha ancora potuto lavorare. Ma lo spettacolo di distrazione di massa deve continuare.

Il pubblico nel teatro Ariston di San Remo è stato rappresentato con dei palloncini.

Ho capito solo io la metafora del pubblico? Italiani, ci hanno rappresentati come teste gonfiate d’aria, quell’aria che ci tolgono facendoci usare le mascherine.

Che spettacolo indegno, ho girato canale.

Poi girando canale tutti parlano di vaccini. Bisogna vaccinarci tutti. Il vaccino salverà il mondo. Va bene anche quello russo pur di farlo a tutta la popolazione. Se non ti vaccini sei un irresponsabile, egoista, no vax, negazionista.

Intanto che Fiorello e Amadeus, ci distraggono con i loro giochini da palcoscenico, Draghi zitto zitto, formula nuovi DPCM per renderci la vita un inferno, per poi farci cedere il nostro corpo alla scienza pur di farci credere che saremo liberi.

Possibile che crediamo ciecamente a una scienza che per sua natura non è mai esatta, mentre se ascoltiamo medici che riescono a curare le persone a casa salvandole, pensiamo che siano dei delinquenti malfattori?

Possibile che riusciamo a farci infinocchiare da una influenza?

E voi direte come sempre…. – E i morti che ci sono stati e che ci sono dove li mettiamo? – E io risponderò come sempre… – I morti sono sempre esistiti, se i protocolli cinesi erano sbagliati perché i medici italiani li hanno seguiti? Perchè il governo ha vietato le autopsie? Perchè in questa pandemia, la gente non muore per la strada, e nelle nostre famiglie non abbiamo morti di varie età, decimandoci uno dopo l’altro? Se fosse una vera pandemia vedremmo questo, non ospedali che si barricano per non accogliere malati di altre malattie, non medici di base che fanno i latitanti. Dai su guardiamoci attorno, vediamo realmente che cosa stà succedendo.-

Si lo so sono cattiva ed insensibile.

Comunque sentire insegnati che mi confessano che i loro alunni cominciano ad avere problemi psicologici, genitori impauriti e fuori di testa, mi fa intendere che le cose ci stanno sfuggendo di mano. Dai su, cosa stiamo facendo?

Guardiamo San Remo per credere a una normalità ormai dimenticata. Nessuno che parla di quando torneremo veramente alla normalità. Di quando ci muoveremo liberamente. Al massimo si parla del passaporto vaccinale.

Siamo stati chiusi e bravi tutto l’anno. Niente Natale, capodanno, carnevale, compleanni, matrimoni, comunioni, festini, uscite fino a tardi, concerti, cinema, tetro, gite, incontri, cene, Pasqua, la mitica pasquetta ecc, eppure ci ritroviamo ad essere ancora chiusi e rinchiusi.

A si, la colpa è che i giovani si trovano sui navigli a fare serata. Oppure perché la gente fa assembramenti mentre cammina al mare o in montagna. Mi viene da dire: – ma andate a ….( vi lascio finire la frase a voi)-. Neanche durante la peste o la spagnola hanno chiuso la popolazione in casa.

Non vedo l’ora che rifacciano la zona rossa così da potermene stare a casa a fare le pulizie di primavera, guardarmi le serie tv che ancora non ho visto, leggere alcuni libri che ho lasciato in dietro e vedere cosa accadrà a questa popolazione di paurosi e sottomessi.

Tanto a pagare tutto questo saranno i nostri figli, quindi chi se ne frega.

Ricordo l’inizio di tutto questo, credevo che ad essere diligente avrei salvato delle vite umane. Ora mi rendo conto che a essere diligente le sto realmente uccidendo, non solo fisicamente ma anche psicologicamente.

Quindi sapete cosa vi dico… ranghiaisi, lottare per chi ha già deciso di morire è tempo perso. Quindi mi organizzo per fare la cosa che più mi mette di buon umore… che non è il sesso… ma il pranzo. Tra una pasta e un risottino, tra un dolcetto e un bicchiere di vino, con la famiglia qui riunita ovviamente mi godo la vita.

Buona domenica.

Lisa Ermacora

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