22 DIARIO DAL COVID 2

Lunedì dell’angelo

A quanto pare nella fede cristiana gli angeli appaiono alle donne.

A Maria per ricordarle che sarebbe stata incinta di Gesù e alle donne che arrivarono nel sepolcro per avvisarle che, Gesù non era lì ma che era risorto. Quindi sempre di una nascita o rinascita si parla.

Gli angeli questi grandi custodi della vita umana, o gli eterni rivelatori di grandi verità mi hanno sempre affascinata.

Li immagino enormi e maestosi, belli e luminosi, con le loro ali bianche.

Appunto li immagino, perché non credo di averne mai visto uno dal vivo.

Comunque grazie a loro, abbiamo un giorno di festa in più.

Anche se per noi parrucchieri non ci cambia la vita, dato che il lunedì in genere siamo chiusi.

Ma questo angelo non poteva manifestarsi di martedì?

Avremmo potuto così fare tre giorni di festa.

Anche se in periodo di covid, sto facendo festa da ben 22 giorni, lunghi, noiosi, e pigri.

Si pigri, perché meno si fa e meno voglia si ha di fare.

Oggi però per tradizione, fuoco alle griglie, mettiamo su le coste, braciole e salsicce, polenta e verdure, e “scofaniamoci” le ultime colombe, rimaste in dispensa. Tanto la dieta per l’estate la cominci domani.

Mi chiedo spesso perché per festeggiare pensiamo sempre a mangiare, anche quando siamo soli. Il cibo cruccio e delizia.

La pasquetta non festeggiata nei campi, tra griglie improvvisate, insalate di riso, frittate, birre calde e sgasate, non ha lo stesso sapore.

Non è una vera pasquetta. Inoltre non essendoci un bagno vero e proprio, nei prati, quando ti scappava la pipì, si andava alla ricerca di un angolino bello che appartato, e camminavi in mezzo ai campi e alla natura, inconsapevole che in quel preciso istante, da sola, eri un tutt’uno con l’universo. Nella libertà più assoluta, alla ricerca di un posto lontano da occhi indiscreti. In quel mentre, un gruppetto di bambini ti vedeva e correva verso di te, ignaro delle tue vere intenzioni, ma curiosi di capire cosa andavi ad esplorare. Perchè in quel preciso istante tu diventavi come per magia il loro capitano. Colui che li portava a cercare il più grande tesoro, nascosto chissà dove.

Ed ecco che facevi affidamento alla tua più grande forza di resistenza a non pisciarti a dosso, primo per non umiliare te stessa e poi per non deludere questi acerbi sognatori.

L’angelo rivelatore in quel preciso istante sei tu. Riveli ai tuoi giovani seguaci, i nascondigli più improbabili, gli narri le storie più impossibili. Alcuni si stancano e se ne vanno, mentre gli altri, rimangono con te fino a quando non dici loro d’andare dai loro genitori a rivelargli la grande scoperta.

Tu finalmente rimani sola. Riprendi la tua ricerca verso quell’angolino appartato che ti serve per svuotare la vescica.

In quel mentre un’amica ti raggiunge e sorridente ti dice che suo figlio le ha detto che tu sei un angelo, che gli hai fatto vedere come si ritorna all’accampamento senza perdersi.

Tu ridi, consapevole che l’accampamento è sotto gli occhi di tutti e il tuo intento era nasconderti da occhi indiscreti. Come sempre ognuno recepisce quello che vuole o semplicemente capisce quello che gli serve capire.

In parole povere il bimbo aveva capito che io cercavo un posto appartato per fare la pipì e siccome sapeva che scappava anche alla sua mamma, lui non voleva che la mamma si allontanasse da sola, temeva che si perdesse e allora è corso da lei affinché entrambe non fossimo da sole, in mezzo ai campi.

A questo punto l’angelo chi è veramente? Io? Il bimbo o la sua mamma?

Il lunedì dell’angelo è la festa di chi porta una buona notizia. Dell’angelo che avverte le donne e delle donne che avvertono gli apostoli e degli apostoli che avvertono il mondo della resurrezione di un uomo.

Quindi date fuoco alle griglie, tirate fuori le birre e festeggiate quell’angelo che anche se non lo vedete in mille modi vi porta grandi novità.

Buona pasquetta.

Lisa Ermacora

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