Clandestino o immigrato?

Sindaco di Gonars, stanco e senza più soluzioni per gli immigrati che il governo gli manda sul suo territorio a volte senza neanche preavviso cosa fa?

Assieme a una guardia comunale, a sue spese, carica su un furgone questi giovani immigrati e li porta alla volta di Roma. (Un sindaco mitico).

Viene intercettato in Emilia Romagna dove, una associazione si fa carico di questi giovani migranti.

Sarebbe stato bello però, vederlo arrivare davanti al quirinale, con le forze dell’ordine che cercano di bloccare il piccolo convoglio per non recare disturbo ai parlamentari.

Tutto è bene quel che finisce bene, almeno così può sembrare.

Ma il problema della migrazione clandestina rimane. Forse non li manderanno più a Gonars ma questi giovani andranno in altri centri d’accoglienza in giro per l’Italia, come pacchi postali sgraditi.

Gorizia con l’immigrazione da terra ha i suoi problemi da risolvere e non sono pochi.

Udine un tempo territorio sereno, ha grosse difficoltà a tenere a bada i migranti che hanno invaso interi quartieri, dove lo spaccio è alla luce del sole, di notte risse e schiamazzi,che rendono quasi impossibile il riposo dei residenti i quali temono anche di uscire di casa. Le donne e le ragazze sempre rigorosamente in coppia o accompagnate. Camminare da sole per Udine come un tempo è rimasto un lontano ricordo.

La caserma Cavarzerani, dove sono accolti molti clandestini presidiata dalla polizia perché questi giovani oltre a voler fuggire, fanno danni di ogni genere.

Noi impotenti davanti ai giornali leggiamo questi articoli. A Fagagna per ora siamo fortunati, a parte qualche disguido nel parco, non si sentono storie di grosso degrado.

Ci sono immigrati ormai ben integrati nella nostra società che temono questo tipo di immigrazione, perché non si sentono tutelati neanche loro da questa anomala situazione.

Sorvoliamo sul fatto che sono contagiati o meno. Il problema a me pare più inquietante sul fatto che a Lignano una ragazzina di 15 anni ha subito da parte di tre clandestini a detta loro minorenni, una violenza sessuale in spiaggia. (Letto l’articolo, salita la rabbia).

Lo sappiamo che tutto il mondo è paese, ci sono anche i violentatori italiani, gli spacciatori italiani, i delinquenti italiani e credo che questi siano più che sufficienti per destabilizzare la nostra serenità, ma se ora ci mettiamo anche gli stranieri per me è inaccettabile, perché il problema si moltiplica.

Se tu sei ospite a casa mia, devi avere almeno la decenza di non recarmi danno.

Invece qui va tutto storto. Anche Fedriga chiede la castrazione chimica e il rimpatrio  per quei tre aggressori. Credo però che in Italia come sempre tutto finisca con un niente di fatto.

Ho molti conoscenti immigrati, persone rispettabili, sempre gentili, grandi lavoratori, ma credo che chi delinque debba essere allontanato e rimpatriato.

Siamo circondati dalla mafia nigeriana, molto meno docile della mafia nostrana.

L’immigrazione regolare, è una grande risorsa per il nostro paese, ma questo tipo di immigrazione che porta giovani per creare una grande rete di delinquenza e sfruttamento della prostituzione, diventa un grosso problema ma sistemare.

Il sindaco di Gonars ha fatto un atto estremo, esasperato da una situazione insostenibile per il suo piccolo territorio.

Il sindaco di Messina è arrabbiato, perché anche lui è snervato da questi continui arrivi, che creano caos nel suo territorio.

Come fare a fermare tutto questo? La Lamorgese e Di Maio sono andati a Tunisi a contrattare con il governo tunisino per fermare questi imbarchi. Non credo siano riusciti a portare a casa un buon risultato, ma sicuramente avranno elargito qualche soldino per incentivare il fermo. Lo scopriremo solo vivendo.

L’Italia ha una marea di problemi da risolvere, dover proteggere anche la popolazione da certi immigrati aggressivi e poco affidabili, aumenta la paura da parte della popolazione verso queste figure che nelle stazioni di corriere o treni, rendono la vita impossibile a chi viaggia per lavoro o per diletto.

Non sono buonista, forse sono egoista, ma credo che l’accoglienza sia tutta un’altra cosa.

Questi giovani che arrivano nei nostri porti vengono portati in centri d’accoglienza super affollati, forse con situazioni religiose diverse, il che porta ad un ulteriore scontro.

Che dire, tutti sappiamo tutto, eppure non riusciamo a capire che bisogna cominciare a dividere i buoni dai malintenzionati.

Appositamente per poter evitare situazione come quella di Lignano e non solo.

Il degrado in cui versano questi ragazzi non può portare niente di buono. Culture differenti non sempre trovano un punto d’incontro. Non dimentichiamoci che questi ragazzi hanno attraversato a piedi deserti, sono stati imprigionati, picchiati, venduti come schiavi e la vita li ha resi meno empatici e più aggressivi, assetati di denaro e di piaceri vari. Sono dei combattenti ben preparati e forti come tori. Credo sarà difficile contrastarli. Se poi molti di loro sono degli addetti della mafia nigeriana con i nostri metodi dolci e affabili, soccomberemo senza neanche accorgerci.

Secondo me, non bisogna per forza salvare ed aiutare sempre tutti, ma è nostro dovere salvare ed aiutare chi lo merita, non chi viene ingaggiato per salire sui barconi per poi venire qui a compiere crimini più o meno efferati.

Lo stato deve fare una scelta di chi far restare e di chi rimpatriare, altrimenti diventa complice lui stesso di questi episodi di violenza e delinquenza.

Lisa Ermacora

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