CHE LA MASCHERINA SIA SEMPRE CON NOI

ll terrorismo mediatico regna sovrano, in questo mondo catapultato in pochi mesi in una realtà surreale, che sembra portarci inesorabilmente alla mancanza di buon senso.

Il caro vecchio Trump, che dopo essersi preso il covid, si toglie la mascherina dicendo al suo paese di non temere questa malattia, che le cure ci sono e che lui le metterà a disposizione di tutti. I media cosa fanno? Lo censurano, lo apostrofano come un incosciente, che non capisce la gravità delle sue parole. Ma come si può dire una cosa del genere al presidente degli Stati Uniti? Inoltre lui che ha provato sulla sua pelle questa malattia?

Pensiamo anche a Zingaretti, guarito, Berlusconi, guarito, calciatori vari guariti, altri parlamentari, guariti, l’odiato Briatore, guarito.

Tra i personaggi più noti che si sono presi il covid, nessuno è deceduto.

Qui sorgono le domande.

I contagiati aumentano a dismisura, ma effettivamente di questi quanti in terapia intensiva?

Altre domande. Nessuna risposta certa.

Il professor Galli fa terrorismo, accusando la popolazione di essere stata troppo lasciva questa estate, quando il governo dal canto suo esortava la popolazione ad andare in vacanza dando bonus per avere sconti dagli alberghi.

Insomma in questo girone dantesco, chi ne esce immune è colui che vive solo in cima ad una montagna, infischiandosene delle beghe tra allarmisti e negazionisti.

Poi come per magia, Conte fa un altro dpcm, di grande saggezza. Dimostrazione della sua onnipotenza mediatica. Ora le mascherine sono nuovamente obbligatorie all’aperto.

Grandioso, questo inverno per coprirmi la bocca dal freddo, non userò più la cara vecchia sciarpa, ma la nuova e insostituibile amica mascherina.

Si perché la mascherina protegge gli altri non dai miei “ sputazzi” ma dalle imprecazioni che ogni volta che esco all’aperto dirò a voce bassa ovviamente.

Dopo una intera giornata a portare quel “strafanic” sulla faccia durante il lavoro, non vedevo l’ora di uscire all’aperto per toglierla e respirare a pieni polmoni un po’ d’aria fresca. Ora se esco senza mascherina, per respirare a pieni polmoni rischio una multa dai 400 ai 1000 euro. E’ un mio diritto respirare, ma a quanto pare per poterlo fare liberamente devo pagare.

Ci avevano fermati perché le terapie intensive erano al collasso. Ora ci vogliono fermare perché la popolazione come ha sempre fatto, si immunizza naturalmente, perché il nostro corpo ha un suo sistema immunitario che se ben allenato ci protegge da virus e batteri, facendoci diventare tutti asintomatici. Se non venissero più fatti i tamponi a persone senza sintomi il covid sparirebbe in men che non si dica. Ma questa ricerca ossessiva dell’asintomatico come causa di tutti i mali mi pare sempre di più una farsa per tenere in piedi un allarme sanitario che ormai non avrebbe più senso.

La gente muore per mancanza di cure. Perché ora si deve prima salvare l’umanità da una malattia che ora crea gente senza alcun sintomo? Senza sintomi non c’è malattia.

Rimandare operazioni chirurgiche, terapie chemioterapiche, sta creando i veri morti causa covid. Non perché il malato ha il covid ma per colpa del covid non è stato curato adeguatamente.

Credo che sia per questo che tutti i morti vengono catalogati come covid.

Quindi continuiamo a lasciarci vessare con dpcm, che ci obbligano a portare mascherine inutili, che servono solo a creare in noi quei bei sensi di colpa se non la usiamo, perché tutti ci vedranno come gli untori, i portatori di morte. Come può lo stato spiegare forze dell’ordine per vessare i cittadini onesti, mentre per i delinquenti a malapena muove qualche pattuglia? Ricordate i droni o gli elicotteri per andare a multare i solitari in mezzo a nulla? Perché non mandano a ricercare e stanare i malviventi con gli stessi metodi?

Io qualche domanda continuo ancora a farmela.

Non perché voglio andare contro corrente, ma perché quando guardo i miei compaesani, che a malapena si parlano per strada, che restano uno distante dall’altro con la mascherina sul volto, dove nessuno vede un sorriso, ognuno indaffarato a non alzare neanche lo sguardo per non doversi salutare. Lì mi sale l’urto. Vedere una mamma con la mascherina che accompagna il proprio figlio a scuola mascherato pure lui, che sembrano due estranei. Il bambino si ferma cerca di togliersi la mascherina, piange, mentre con le mani su quel lembo di stoffa cerca di togliersela stufo, forse, di questo inutile soppruso . La mamma che sicuramente deve andare a lavoro, non ha tempo per questi capricci e lo tira per il braccio, affinché continui a camminare.

Osservo la scena. Capisco la madre, capisco il bambino. Li vorrei far entrare in una bolla sicura, non dal covid che ora lo sanno curare, ma da questa isterica paura della morte, che ci fa dimenticare il piacere della vita. Si dice tanto che è meglio vivere un giorno da leoni che cento da pecore.

Ebbene stiamo vivendo i cento giorni da pecore, temendo che un solo giorno da leoni non ci basti.

Peccato, stiamo rovinando intere generazioni, perché siamo talmente tanto egoisti da non lottare per la loro libertà sia di vita che di morte.

Se mi vedete con la mascherina all’aperto non è perché voglio proteggervi dalla possibilità da qualche possibile contagio, ma semplicemente perché non ho 400 euro da dare allo stato che ha bisogno in qualche modo di fare cassa. Lo stato mi ha già impoverita abbastanza.

Ricordiamoci che la pandemia finirà nel momento in cui nessuno di noi avrà più paura di questa malattia. Di covid si guarisce in quattro o cinque giorni. Di altre malattie più gravi tipo tumori, sclerosi multipla, ictus, ecc, ci vogliono anni se tutto va bene, altrimenti devi imparare a conviverci, se tutto va male muori.

Comunque sia, ognuno tragga le proprie conclusioni. Vorrei ricordarvi di lavarvi o disinfettarsi più spesso le mani, pratica più efficace per questa malattia. Che la mascherina sia sempre con noi.

Lisa Ermacora

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