25 DIARIO COVID 2

Ursula VS Erdogan

Questo mondo mi stupisce sempre di più.

Ci hanno insegnato fin da piccoli che per galanteria, prima si fa accomodare una signora, poi l’uomo si siede per ultimo.

A quanto pare però, non ci hanno insegnato bene. Bisogna rivedere questo insegnamento distorto . Il grande capo di stato turco Erdogan, e il presidente del consiglio Ue Charles Michel, con il loro comportamento, ci suggeriscono ben altro. Hanno dato prova di una grande forma di “galanteria” nei confronti della presidente della commisione europea, Ursula von der Leyen, lasciandola in piedi come un “pichinello”. Per lei non era stata prevista una sedia.

Credo, che come a me, la signora Ursula sia antipatica, stia un po’ sulle scatole, anche ai capi di stato, ma farlo vedere così platealmente, davanti alle telecamere mi è sembrato alquanto esagerato.

Ma si sa che in certi paesi del mondo, le donne non hanno voce in capitolo, se non per fare figli e servire l’uomo. Erdogan ha solo fatto capire, che per lui, la von der Leyen, non vale nulla, quindi come donna deve stare al suo posto.

Capisco Erdogan, la sua cultura è quella, ragion per cui, non posso condannarlo. La sua mancanza di rispetto verso la Signora Ursula, è dettata dalla sua formazione intellettuale. Invece per il presidente della Ue Charles, non ci sono giustificazioni. La sua mancanza di empatia verso quella donna è un comportamento ingiustificabile.

Charles avrebbe fatto un figurone da gran signore se, avesse aspettato una sedia per la Ursula o le avesse addirittura ceduto la sua, da galantuomo, restando lui in piedi, al suo fianco, dimostrando stima verso la rappresentante europea, e rispetto verso l’intera Europa, dato che lui ha una formazione culturale di tipo occidentale.

Tant’è che si sa, i maschi fanno squadra da sempre, fin da piccoli deridono le femmine.

Ed ecco davanti a me un’immagine che mi diverte e mi fa tenerezza allo stesso modo.

I due “maschioni” con il testosterone, seduti uno affianco all’altro, su dei “troni” di comando, mentre l’esile Ursula, messa in disparte, seduta su un divano adatto alle signore che chiacchierano e ricamano allegramente. Prendendo il the e accudendo la prole che gioca sul tappeto.

Guardando la foto, di lei seduta con la mascherina ffp2, a metri di distanza da loro, seduti uno vicino all’altro senza mascherina, credo vi faccia capire che forse in fin dei conti, i due maschioni con il testosterone non hanno avuto tutti i torti ad allontanarla da loro. Una donnina con la mascherina, non sembra capace di tenere testa a due uomini duri che non temono il virus. Lei con la sua giacchetta rossa, seduta compostamente, con quello straccetto sul viso a dimostrazione di una debolezza fisica che in certi contesti non dovresti assolutamente dimostrare, stona. E’ una nota stonata, stride.

Se vuoi rispetto, la prima a rispettarti devi essere tu.

In quel frangente, dato che tutti le regole di etichetta ormai erano state infrante, la von der Leyen in primis doveva presentarsi senza mascherina, avrebbe poi fatto un figurone, scansando in malo modo da una delle sedie uno dei suoi “colleghi”. Lei in quel momento rappresentava l’Europa, la sua terra. Doveva pretendere il rispetto per la sua persona e per il suo popolo.

Invece ha dimostrato debolezza, imbarazzo e incapacità d’improvvisazione in situazioni poco gradevoli. Nascondendo il viso, come a nascondere la sua imbarazzante fragilità. Facendo della suo ipocrito perbenismo lo scudo di protezione per la sua persona, che Erdogan ha demolito con un solo colpo. Non facendole trovare una sedia. Così lei e la sua ipocrisia si sono sedute altrove, lontane da chi pur essendo un dittatore despota, non finge di essere quello che non è.

Quando sei sempre troppo rispettato nel tuo mondo, perdi la capacità di non perderti d’animo se ti declassano in un altro contesto che non sia il tuo.

Il suo imbarazzo ha fatto vedere a Erdogan che l’Europa è debole, insicura e incline ad abbassare la testa a chi si dimostra più forte di lei.

Seduta su quel divano, appare agli occhi dell’opinione pubblica una servetta che attende ordini dal suo capo.

Che delusione. Parlo da donna. Questa donna mi ha delusa, non mi piaceva prima, ma ora mi piace ancora meno.

Davanti ad un uomo che non rispetta il mio ruolo come ha fatto Erdogan nei confronti di Ursula, non solo lei avrebbe dovuto alzare la voce, impuntarsi pretendendo la sua sedia con la sua bandierina, esigendo delle scuse difronte a tutte le telecamere, per ricordare a questi maschi che lei rappresenta l’Europa in tutta la sua interezza. Che quella mancanza di rispetto verso di lei è un grave affronto al suo popolo.

Invece, ha fatto vedere tutta la sua fragilità, e l’ipocrisia che incarna perfettamente anche quella europea. Se l’Europa venisse attaccata in questo preciso istante verrebbe annientata senza alcuna fatica, perché gli stati non sono uniti in nulla. Si sorridono davanti e si distruggono per dietro. Continuano a mettersi i bastoni tra le ruote, nessun rappresentante europeo è realmente europeista, perché ognuno è patriottico verso la propria terra natia. Ecco perché l’Europa non potrà mai essere unita, perché ogni popolo ha le sue radici. Con il covid stanno tentando di sradicare i popoli dalle loro tradizioni, dalla loro storia. La mascherina della von der Leyen è il simbolo di questo progetto. Non hai un volto, non hai un’identità, quindi effettivamente non appartieni a nulla di preciso e puoi essere inserito in qualsiasi contesto.

Erdogan lo ha capito molto bene, e ovviamente non intende rinunciare alle sue radici, nelle quali si racchiude anche l’abitudine a sottomettere le donne, ritenute esseri inferiori agli uomini. Ursula avrebbe potuto dimostrare che anche le donne hanno gli attributi, invece ha solo dato conferma ad Edogan delle sue convinzioni.

Peccato.

Buona giornata.

Lisa Ermacora

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